Cosa offriamo

Counseling

Riconducendoci alla definizione data da AICo, Associazione di categoria alla quale facciamo riferimento, il counseling può essere indicato come un processo interattivo tra counselor e cliente, o più clienti all’interno del quale viene offerta l’opportunità di esplorare, scoprire e rendere chiari gli schemi di pensiero e di azione per vivere in modo più adeguato la propria vita. In tal senso un percorso di counseling può aumentare il proprio livello di consapevolezza migliorando le proprie risorse rispetto ai propri bisogni e desideri. Può essere orientato verso modalità per affrontare e risolvere problemi specifici, favorire un processo decisionale, aiutare a superare una crisi, migliorare i rapporti con gli altri, agevolare lo sviluppo e accrescere la conoscenza.

Counseling Individuale

Ci sono momenti in cui incontriamo sfide per la crescita personale: l’incontro con le nostre paure fondamentali, lo scontro con etichette e vergogna, il tema dell’identità con tutti gli inciampi della connotazione del genere, la violenza di genere, la fase dell’adolescenza come presa di potere sulla propria vita, la sfida della genitorialità come passaggio di consegne ed evoluzione identitaria. Ogni momento critico ci offre sempre una opportunità di crescita. Ma a volte per vederla ci serve uno sguardo differente e un sostegno per muoverci verso una nuova prospettiva. In queste situazioni possono essere risolutivi percorsi brevi per affrontare problemi circoscritti e specifici. I percorsi di counseling individuale partono da obiettivi definiti per concentrarsi sul qui e ora e dare luce alle ombre. Sono strutturati in cicli di dieci/quindici incontri per poter riorientare la persona rispetto al nodo incontrato.

Counseling di Gruppo

Molte differenti forme di percorso per chi ha desiderio di aumentare la propria consapevolezza attraverso il confronto con sé stesso e con gli altri, affinché ogni persona trovi il suo linguaggio. Molti strumenti diversi tra loro, alcuni presi in prestito dal teatro, e ognuno ruota attorno a tematiche specifiche per dare la possibilità di affrontare puntualmente le situazioni e gli ostacoli che fanno da inciampo e da sfida alle nostre vite; ma con attenzione alle sollecitazioni del gruppo per creare nuove strade e cambiare punto di osservazione. Ci sono gruppi tematici, in cui si condivide il percorso attorno ad una specifica area, come la genitorialità, o la questione di genere, oppure gruppi di consapevolezza del sé, in cui ogni partecipante esplora il proprio mondo interiore e la condivisione del gruppo è una cornice che fornisce altre prospettive, e come in un caleidoscopio fa emergere tutti i colori nella loro più scintillante bellezza.

Costellazioni Familiari

Le Costellazioni Familiari sono un metodo elaborato dallo psicoterapeuta B. Hellinger che ci mostra la realtà profonda del nostro sistema di appartenenza. Questo metodo ci permette di osservare problematicità e dinamiche funzionali e disfunzionali del sistema che si vuole osservare: la famiglia, la nostra relazione di coppia, il lavoro ecc, consentendoci di comprenderle e trasformarle al fine di sciogliere tutto ciò che ostacola l’ordine e l’equilibrio. Le Costellazioni Familiari attraverso il “riconoscere ciò che è” ci aiutano a sciogliere i nodi del nostro vissuto e a vedere la possibilità di cambiamento e trasformazione nella nostra vita. Attraverso una sessione di costellazioni familiari si può portare alla luce ciò che finora è rimasto nell’ombra ed individuare elementi utili alla propria crescita personale, intesa come capacità di esprimere pienamente la propria personalità con amorevolezza e gioia interiore.

Le costellazioni familiari possono facilitarci nel:

  • Fare luce su difficoltà, disagi che si ripetono nella nostra vita
  • Riconoscere chi siamo e la nostra provenienza
  • Compiere scelte più consapevoli nelle nostre relazioni familiari, di coppia, sociali e lavorative.
  • Sostenerci nelle problematiche connesse al nostro stato di salute psico-fisica
  • Si possono svolgere sessioni sia in una dimensione di gruppo sia in una dimensione individuale.

Costellazioni Individuali

Il lavoro con le costellazioni familiari si può trasferire anche in un setting individuale, attraverso l’utilizzo di figurine, o meglio pupazzetti, o altri oggetti che si possono disporre su di un tavolo o altro spazio per rappresentare le relazioni di un sistema familiare o altra tematica da voler esplorare. Il lavoro con i pupazzetti della Playmobil è quello che maggiormente si avvicina alle costellazioni di gruppo e il più semplice da attuare nello spazio ma soprattutto il più facilitante nell’azione del “vedere”, inteso come percepire le relazioni nello spazio in riferimento anche al proprio sentire. Infatti le costellazioni individuali con i pupazzetti iniziano con il guardare e da lì si passa al sentire. Nella sessione individuale, generalmente, si fa parlare solo il pupazzetto rappresentante del cliente e si usano le stesse frasi che si usano durante le sessioni di gruppo. I pupazzetti della Playmobil non danno, certamente, le stesse prestazioni delle persone “messe in scena” nella costellazione di gruppo, ma sotto diversi aspetti si può avere una prestazione maggiore. È, infatti, sorprendente quanto si apri uno spazio dell’anima e un campo per l’anima del cliente e dei suoi sistemi relazionali di riferimento e quanto il tutto possa diventare tangibile.

Costellazioni di Gruppo

In una sessione di costellazioni familiari di gruppo il cliente sceglie tra i partecipanti del gruppo, i rappresentanti dei membri del sistema da sondare, e li “mette in scena”, ossia li posiziona all’interno dello spazio tra il conduttore e i partecipanti, lasciandosi guidare solo e soltanto dall’intuizione. Fatto questo, si siede accanto al conduttore, lato destro, al posto di chi chiede sostegno, e osserva il movimento che, lento e naturale, fluisce. I rappresentanti lo assecondano, unicamente affidandosi a ciò che sentono. Essi mostrano così, attraverso un movimento ineluttabile e deciso, per quanto delicato e rispettoso, le dinamiche profonde del caso presentato. Il conduttore lavora al fine di scioglierne i nodi, e di recuperare l’ordine di cui il sistema ha bisogno per riarmonizzarsi: facilita la chiusura di conflitti sospesi con l’aiuto di frasi “incisive” e include coloro che “mancano”, permettendo a tutti di avere il “posto” (ruolo) che gli corrisponde e che ha il diritto di avere al di là di quella che è la sua storia, “negativa o positiva” essa sia. La nuova disposizione permette di ristabilire una sorta di “amore interrotto”, un amore che dà forza e dignità a tutti i membri.

Proposte Per la Scuola

L’ associazione Le Lupe realizza percorsi formativi, riconosciuti dal MIUR in vari casi, che risultano essere strumenti utili per supportare il lavoro quotidiano degli insegnanti al fianco di studentesse e studenti. Sono percorsi volti, ad esempio, alla prevenzione della violenza a scuola, all’educazione al mondo interiore, tutti orientati ad essere efficaci dal punto di vista delle relazioni sia tra pari sia tra studenti e insegnanti. Tra i progetti principali già disponibili proponiamo alcune sintesi, per comprendere il contenuto e la proposta.

Formazione per i Docenti

Pensiamo che la felicità del docente sia fondamentale per promuovere il benessere degli alunni, per questo abbiamo ideato un percorso per tutelare il benessere del docente nel territorio individuale, operativo e quello della comunità.

ECOLOGIA DELLA RELAZIONE: 10 strumenti pratici per la prevenzione del conflitto e del burnout.

Questa esperienza individuale e di gruppo, si configura come dispositivo che promuove una dimensione ecologica della relazione e della comunicazione. Offre l’opportunità di sperimentare un lavoro su stessi di tipo biografico-narrativo per ricomporre le esperienze pregresse alla luce di un nuovo riconoscimento e una nuova attribuzione di senso. Successivamente diviene luogo di incontro con l’altro, luogo dove riconoscere e sviluppare i diversi linguaggi relazionali ed emotivi. Il percorso vuole orientare verso una riconsiderazione della propria identità in termini sistemici a partire dal dialogo con gli aspetti profondi di sé stessi e conseguentemente con tutti i contesti di riferimento; acquisire nuove competenze per agire strategie efficaci al contrasto delle disfunzioni comunicative e favorire il miglioramento della qualità delle relazioni. Gli strumenti proposti afferiscono a diverse aree di sperimentazione pedagogica: dalla pedagogia narrativa, alla pedagogia dell’interiorità, alla pedagogia del desiderio, con l’intento di esplorare le strategie più funzionali per ogni diade docente-discente. Il corso ha una impostazione pratica ed esperienziale, l’obiettivo principale è quello di fornire strumenti utili e pratici per la gestione della classe, che verranno illustrati e sperimentati durante il corso.

Laboratori per Ragazzi

Un percorso per creare uno spazio espressivo e realizzare un’esperienza di incontro e ascolto, orientata alla conoscenza di sé e dell’altro. Una opportunità per esplorare i propri vissuti, creare connessioni, sperimentare e identificarsi attraverso il lavoro autobiografico e la narrazione del sé.

RAGAZZI DI CARTA: La Narrazione Come Atto Consapevole Del Sapere Di Sé L’adolescenza Tra Identità E Narrazione. La Narrazione Come Atto Consapevole Del Sapere Di Sé.

L’idea del progetto è quella di offrire ai ragazzi partecipanti la possibilità di far emergere attraverso il lavoro autobiografico i propri vissuti e procedere verso la loro elaborazione. Una volta enucleati gli episodi di vita particolarmente esplicativi i ragazzi saranno guidati nello scegliere la strategia narrativa e nell’ apprendere le tecniche più a loro congeniali per raccontarli Si realizza una “Biblioteca Vivente” , in cui i ragazzi divengono “libri vivi” , che raccontano un’esperienza significativa e simbolica, invitando i lettori non a sfogliare pagine, ma ad ascoltare un loro pari che li conduce attraverso quel vissuto.

Sportello di Supporto Socioaffettivo

La finalità generale dello sportello è quella di promuovere l’educazione affettiva, l’educazione alla salute, l’orientamento relazionale e quello scolastico, per prevenire il disagio e favorire il benessere psicofisico degli alunni e degli insegnanti.

L’ambiente scolastico, pur essendo per gli adolescenti un contesto che richiede impegno e che può comportare una quota di frustrazione, è comunque un luogo che contribuisce alla realizzazione di sé, un ambiente che accoglie e contiene e che offre la continuità delle relazioni, ma a volte è anche lo spazio in cui si attivano ed emergono atteggiamenti di sfida tipici dell’età e potenziali disagi emotivi. La presenza di un “luogo”, che accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente delicato e controverso quale l’adolescenza, rappresenta l’opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, l’insuccesso, il bullismo, la violenza di qualunque tipo, caratterizzandosi come luogo nel quale si possono esprimere i propri vissuti problematici e rileggerli secondo modalità più adeguate. Lo sportello di Supporto Socio Affettivo si basa essenzialmente sull’ascolto attivo e sul colloquio individuale e/o di gruppo. Questa modalità di intervento è orientata all’accoglienza, alla consulenza, al sostegno individuale e di gruppo e può anche rappresentare il primo contatto con una figura d’aiuto, costituendo, nei casi di situazioni più a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all’interno di adeguate strutture territoriali.

Sostegno alla genitorialità e alla coppia​

Esistono mille modi di essere genitore ed esistono mille tipi di famiglie diverse. Non c’è un modello migliore di un altro, ma c’è un modello migliore per ogni specifica famiglia. Per trovare il proprio modello migliore occorre però consapevolezza di sé, e capacità di ascolto dell’altr*. Comunicazione efficace ed affettiva, sintonizzazione emotiva, ascolto empatico, sono tutti strumenti indispensabili per entrare in una relazione appagante con l’altro. E da queste basi si può ricostruire uno strappo anche attraversando il conflitto e superandolo.

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SPORTELLO DI SUPPORTO SOCIOAFFETTIVO

L’ambiente scolastico, pur essendo per gli adolescenti un contesto che richiede impegno e che può comportare una quota di frustrazione, è comunque un luogo che contribuisce alla realizzazione di sé, un ambiente che accoglie e contiene e che offre la continuità delle relazioni, ma a volte è anche lo spazio in cui si attivano ed emergono atteggiamenti di sfida tipici dell’età e potenziali disagi emotivi. La presenza di un “luogo”, che accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente delicato e controverso quale l’adolescenza, rappresenta l’opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, l’insuccesso, il bullismo, la violenza di qualunque tipo, caratterizzandosi come luogo nel quale si possono esprimere i propri vissuti problematici e rileggerli secondo modalità più adeguate. Lo sportello di Supporto Socio Affettivo si basa essenzialmente sull’ascolto attivo e sul colloquio individuale e/o di gruppo. Questa modalità di intervento è orientata all’accoglienza, alla consulenza, al sostegno individuale e di gruppo e può anche rappresentare il primo contatto con una figura d’aiuto, costituendo, nei casi di situazioni più a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all’interno di adeguate strutture territoriali.

RAGAZZI DI CARTA: La narrazione come atto consapevole del sapere di sé L’adolescenza tra identità e narrazione. La narrazione come atto consapevole del sapere di sé.

L’idea del progetto è quella di offrire ai ragazzi partecipanti la possibilità di far emergere attraverso il lavoro autobiografico i propri vissuti e procedere verso la loro elaborazione. Una volta enucleati gli episodi di vita particolarmente esplicativi i ragazzi saranno guidati nello scegliere la strategia narrativa e nell' apprendere le tecniche più a loro congeniali per raccontarli Si realizza una “Biblioteca Vivente” , in cui i ragazzi divengono “libri vivi” , che raccontano un’esperienza significativa e simbolica, invitando i lettori non a sfogliare pagine, ma ad ascoltare un loro pari che li conduce attraverso quel vissuto.

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Ecologia della relazione: 10 strumenti pratici contro il conflitto e il burn out

Questa esperienza individuale e di gruppo, si configura come dispositivo che promuove una dimensione ecologica della relazione e della comunicazione. Offre l’opportunità di sperimentare un lavoro su stessi di tipo biografico-narrativo per ricomporre le esperienze pregresse alla luce di un nuovo riconoscimento e una nuova attribuzione di senso. Successivamente diviene luogo di incontro con l’altro, luogo dove riconoscere e sviluppare i diversi linguaggi relazionali ed emotivi. Il percorso vuole orientare verso una riconsiderazione della propria identità in termini sistemici a partire dal dialogo con gli aspetti profondi di sé stessi e conseguentemente con tutti i contesti di riferimento; acquisire nuove competenze per agire strategie efficaci al contrasto delle disfunzioni comunicative e favorire il miglioramento della qualità delle relazioni. Gli strumenti proposti afferiscono a diverse aree di sperimentazione pedagogica: dalla pedagogia narrativa, alla pedagogia dell’interiorità, alla pedagogia del desiderio, con l’intento di esplorare le strategie più funzionali per ogni diade docente-discente. Il corso ha una impostazione pratica ed esperienziale, l'obiettivo principale è quello di fornire strumenti utili e pratici per la gestione della classe, che verranno illustrati e sperimentati durante il corso.

Essere Counselor

Il terzo anno rappresenta il coronamento del percorso formativo, con l'approfondimento della figura professionale del Counselor e delle specifiche tecniche di Counseling. Attraverso un approccio integrato che considera l'individuo nella sua interezza, il Counselor è in grado di instaurare un rapporto di aiuto efficace e umano con il cliente. Durante questo anno, saranno potenziate competenze come l'ascolto attivo, l'empatia, il rispetto della soggettività dell'altro, la capacità di motivare il cambiamento e di adattare l'intervento alle esigenze specifiche del cliente. Verranno approfonditi temi come l'Etica e la Deontologia professionale, i confini e le tecniche specifiche del Counseling, per fornire agli studenti tutte le competenze necessarie per diventare dei professionisti competenti ed etici nell'ambito della relazione d'aiuto.

Io e l'altro

Il secondo anno è la naturale prosecuzione del primo: viene esplorato e approfondito ciò che ciascuno porta nelle proprie dinamiche interpersonali, ovvero come influisce, più o meno consapevolmente, nei processi e nei risultati delle relazioni che viviamo. Si tratta di un anno per entrare in contatto con la propria autenticità espressiva ed emotiva, sia a livello individuale che relazionale. Saranno affrontati temi come i propri giochi relazionali, per svelarli e scoprire la forza e il valore del maschile e del femminile; verranno approfonditi possibili conflitti emotivi, con particolare attenzione alla rabbia, per trasformare l'energia della tensione in slancio vitale.

Incontro con l'Io

Il primo anno del percorso formativo mira a comprenderne, attraverso l'empatia, le dinamiche personali che influenzano, positivamente o negativamente, i comportamenti della propria vita. Questo costituisce il primo passo verso l'evoluzione personale, in quanto fornisce gli strumenti per individuare gli "occhiali" attraverso cui interpretiamo la realtà e la vita. Le Costellazioni, la teatroterapia, le pratiche corporee e quelle espressive rappresenteranno un importante strumento per la lettura delle rappresentazioni personali. Saranno affrontati argomenti quali il bambino interiore, ovvero quella parte della nostra personalità che rimane sempre bambina e che, quindi, conserva le caratteristiche del mondo dell'infanzia, come la giocosità, lo stupore, i bisogni, le attese e la vulnerabilità. Sarà anche esplorata la parte che definisce e caratterizza le regole, le barriere morali e il codice etico, stabilendo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, creando il nostro palcoscenico interiore. L'obiettivo è riconoscere i copioni personali che recitiamo ogni giorno, determinando la nostra identità di genere, sia essa maschile o femminile.

Rossella Sperati

Sono una educatrice professionale di comunità, un mediatore familiare sistemico, counselor sistemico transazionale e costellatrice familiare. Sono sempre stata
interessata alla ricerca di nuove conoscenze per migliorare la mia personale inclinazione a volermi mettere a disposizione dell’altro, all’aver cura dell’altro. Accompagnare per un pezzo di strada qualcuno che porta su di sé il peso di un suo disagio, orientarlo nel far emergere le sue qualità e capacità per potersene alleggerire o liberare.

Ghislaine Sacuto

Mi sono formata in scienze e tecniche psicologiche e in scienze della formazione, sono mediatrice culturale e counselor relazionale formatrice AICo. Credo molto nel counseling come l’arte di aiutare le persone ad aiutarsi e sono affascinata dalla comunicazione in tutte le sue forme. Mi occupo da molti anni in molte maniere del sostegno alla persona e se dovessi raccontarmi con una citazione sceglierei Erving Polster: Ogni vita merita un romanzo.